La piadina per noi romagnoli è quasi un simbolo oltre che una sana abitudine.

Del resto, penso che nessuno in Italia avrebbe dubbi nell’identificare proprio in Romagna la zona d’origine della piadina, che i più pignoli indicano nell’Appennino tra ForlìCesena e Rimini, pur essendo molto diffusa anche nel ravennate e nel resto della Romagna, fino a sconfinare nel Montefeltro, nella provincia di Pesaro e Urbino e nella Repubblica di San Marino.

Ma per cosa si contraddistingue la piada?

A seconda della zona può variare il diametro della sfoglia, quella di Rimini è più sottile ovvero si aggira intorno ai 20 ai 25 cm, mentre in altre zone è minore dai 15 ai 20 cm circa rendendo così la piada più spessa.

Oltre a questa particolare differenza, ci sono 5 curiosità sulla piadina:

1. La ricetta è composta da pochi ingredienti: farina di grano tenero, acqua, sale e grassi ovvero strutto o olio d’oliva.

2. Si cucina su un testo ovvero una lastra di pietra o di argilla.

3. Certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) dal 2014 ottenuta dopo lunghe battaglie condotte dal Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola. Quindi questo significa che la piadina si deve preparare esclusivamente in Romagna seguendo la ricetta tradizionale.

4. Un’altra caratteristica che contraddistingue il produttore di piadina in Romagna è la presenza di chioschi coloratI con bande verticali che, a seconda della zona cambiano colore, per esempio a Ravenna sono a bande verticali bianche e verdi, a Forlì, a Cervia e a Cesena sono a bande bianche e rosse.

Vi sta salendo la fame? Una piada è ottima sia in pausa pranzo che a cena, è un pasto completo e ti sazia sufficientemente, quindi non vi resta che visitare le attività che la producono –>

(Fonte: https://www.moratopane.com/5-curiosita-sulla-piadina/)