Si chiamano tortellini o cappelletti? Beh a colpo d’occhio sembrerebbe non esserci alcuna differenza, ma in realtà sono solo molto simili come aspetto, ma le dimensioni, i grammi di ripieno e gli ingredienti fanno la differenza!

Scopriamo insieme le peculiarità di uno e l’altro.

La prima differenza: l’origine


Il tortellino è un piatto tipico di Castelfranco Emilia, situato tra Bologna e Modena. Il nome tortellino deriva dal diminutivo di tortello, dall’italiano torta. L’odierno tortellino è verosimilmente l’erede di una lunga progenie nata in un ambiente povero per “riciclare” la carne avanzata dalla tavola dei nobili ricchi. Le prime tracce del tortellino risalgono ad una pergamena del 1112 , oltre che ad una bolla di Papa Alessandro III del 1169.

Al contrario, le origini della ricetta del cappelletto (caplét in dialetto romagnolo), sono antiche, tradizionalmente e storicamente legate all’Emilia-Romagna. Da quest’area si è poi diffusa, nel corso dei secoli, diventando un piatto tipico in varie città. Alcune fonti recenti indicano specificamente le aree romagnole e reggiane come probabili luoghi di nascita del piatto.

Il Prefetto di Forlì nel 1811 scrisse: L’avidità di tale minestra è così generale che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggior quantità, e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500

La seconda differenza: Il ripieno


Per preparare il ripieno del tortellino si deve seguire una ricetta codificata che è stata depositata, il 7 dicembre 1974, presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna dalla Confraternita del Tortellino e l’Accademia italiana della cucina.

Gli ingredienti che servono per farcirli sono il lombo di maiale, la mortadella di Bologna, il prosciutto crudo, il Parmigiano Reggiano, le uova e la noce moscata.

Mentre il ripieno del cappelletto (detto e’ pin d’é caplèt o e’ batù) è a base di ricotta, a cui possono essere aggiunti altri formaggi teneri (caciotta o raviggiolo), parmigiano-reggiano grattugiato, noce moscata, uova crude e in alcune zone scorza di limone grattugiata.

La terza differenza: ombelichi e cappelli


tortellini sono più piccoli e la loro forma sarebbe legata alla leggenda della Secchia Rapita del Tassoni. La storia, narra, che dopo una giornata di battaglia tra romagnoli e modenesi, Bacco, Marte e Venere trovarono riparo nella Locanda Corona. Il mattino seguente, Bacco e Marte lasciarono la locanda mentre Venere ancora dormiva. Al suo risveglio Venere chiamò qualcuno e accorse in suo aiuto un oste che, vedendola nuda, rimase impressionato dalla bellezza del suo ombelico, tanto da correre in cucina per riproporne la forma con della pasta.

Al contrario, il cappelletto, non ha origini leggendarie e la sua forma, ricorda quella dei cappelli indossati durante il Medioevo.

La quarta e ultima differenza: la sfoglia


La sfoglia del tortellino è più sottile, viene tagliata in riquadri più piccoli e contiene meno ripieno.

Mentre il cappelletto è più spesso e contiene più ripieno.


In conclusione possiamo affermare che come ogni piatto della tradizione i tortellini e i cappelletti sono veri e propri alimenti culturali, perciò seppur si somigliano, continuano ad essere considerati diversi e un po’ rivali, questo non fa altro che arricchire la grande pluralità e il valore della cucina italiana!

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